Dalla gestione intelligente dell’acqua alla bioeconomia rigenerativa, la transizione ecologica passa sempre più attraverso l’innovazione tecnologica. A Ecomondo 2025, in programma alla Fiera di Rimini dal 4 al 7 novembre, startup, centri di ricerca e imprese si incontrano per presentare progetti capaci di tradurre la scienza in soluzioni ambientali concrete.

Giunta alla sua ventottesima edizione, la manifestazione internazionale di Italian Exhibition Group dedicata alla green, blue e circular economy conferma anche quest’anno l’Innovation District, uno spazio che riunisce 40 startup italiane e internazionali selezionate per il loro alto contenuto tecnologico.

Le proposte spaziano dall’agritech circolare al riciclo avanzato dei materiali, dai sistemi di monitoraggio ambientale alle piattaforme digitali per l’efficienza industriale. Tra i progetti italiani figurano impianti acquaponici a basso consumo di acqua ed energia, piattaforme che misurano la salute del suolo, brevetti per il recupero di rifiuti complessi in polimeri ad alte prestazioni e software ibridi in grado di ottimizzare in tempo reale il funzionamento di macchine e impianti produttivi.

La Call for Startup ha raccolto oltre 100 candidature, con progetti distribuiti tra Waste as Resource, Bioeconomia circolare, Monitoraggio ambientale, Blue Economy e Bioenergie. Tra le realtà presenti anche 20 startup africane di Marocco e Tunisia, coinvolte attraverso il progetto Lab Innova for Africa “Luca Attanasio” di Agenzia ICE e MAECI.
Ecomondo ospiterà inoltre il Premio Lorenzo Cagnoni per le tecnologie più promettenti e il Premio per lo Sviluppo Sostenibile, giunto alla 15ª edizione, dedicato a imprese e startup impegnate nella transizione ecologica.
Spazio anche ai giovani con l’area Green Jobs & Skills, dedicata all’incontro tra imprese e nuovi talenti, e un appuntamento con l’astronauta Walter Villadei dedicato alle professioni STEM.

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