Si è chiusa a BASE Milano la terza edizione di “Milano Circolare”, la giornata dedicata dall’amministrazione cittadina all’economia circolare urbana. L’iniziativa, organizzata dal Comune di Milano in collaborazione con MUSA Spoke 5, ha riunito lo scorso 3 novembre oltre 550 iscritti, 31 organizzazioni coinvolte e una platea eterogenea composta da imprese, startup, università, istituzioni e cittadini.

Il cuore dell’evento è stato il lavoro di ricerca applicata sviluppato da MUSA Spoke 5, con la presentazione di sei progetti pilota realizzati insieme a 14 imprese e organizzazioni. Soluzioni tecnologiche, sperimentazioni sul prodotto e strumenti digitali che mirano a rendere più circolari filiere ad alto impatto.

«MUSA Spoke 5 è stata un’esperienza di collaborazione tra il Comune di Milano, le Università con i loro ricercatori, tra cui tantissimi giovani, le imprese e le scuole, che ci ha mostrato che è possibile sviluppare soluzioni reali e praticabili per la sostenibilità dei settori moda, design e cosmesi» ha affermato Margherita Pero, Coordinatrice di MUSA Spoke 5 e Professoressa Ordinaria al Politecnico di Milano. «Diffondere questo tipo di approcci collaborativi e puntare sulla formazione dei giovani come di tutti i cittadini è fondamentale per rendere Milano la capitale della moda e del design sostenibili».

Tra gli strumenti digitali mostrati, la piattaforma r4milanoecosystem.it, dedicata alla connessione tra attori dell’economia circolare milanese, e il MOOC gratuito su Coursera Moda & Design a Milano: circolarità e competenze, rivolto in particolare a studenti e giovani professionisti.

«La piattaforma, sviluppata nell’ambito di MUSA Spoke 5 e accessibile tramite r4milanoecosystem.it, nasce per connettere i protagonisti della moda e del design in un ecosistema di collaborazione e innovazione» ha spiegato Carlo Salvato, Professore Ordinario di Strategia e Imprenditorialità dell’Università Bocconi. «È un luogo dove idee, competenze e visioni diverse possono incontrarsi per generare nuove sinergie e dare forma a un futuro realmente circolare. In questa stessa direzione, Bocconi ha sviluppato per MUSA Spoke 5 un MOOC pensato per gli studenti delle scuole secondarie, per avvicinarli ai temi della circolarità in modo accessibile ma guidato da esperti del settore. Solo offrendo ai più giovani strumenti concreti e prospettive autentiche possiamo costruire insieme il prossimo capitolo della moda e del design sostenibili».

Tra le soluzioni illustrate anche TRAC3S (Università Statale di Milano), che introduce tecnologie di certificazione anticontraffazione e realtà virtuale per esperienze immersive; la piattaforma Su.Re. (Politecnico di Milano), pensata per accompagnare il retail nella transizione sostenibile; e MUSA NEXT, app educativa con mappe interattive, quiz e attività per coinvolgere i cittadini nei principi della circolarità.

Nell’area espositiva erano presenti imprese mappate dal progetto “Milano Circolare” insieme a diverse realtà innovative del territorio, da Aliquo Technologies a Save The Duck, da Krill Design a Certilogo, fino a startup e laboratori del riuso. Le attività di networking e matchmaking B2B hanno rafforzato lo scambio tra gli attori della filiera.

«Con i progetti pilota di MUSA Spoke 5 vogliamo dimostrare che l’innovazione nasce dal dialogo e dalla collaborazione di diversi attori» ha dichiarato Francesca Romana Rinaldi, Direttrice Monitor for Circular Fashion SDA Bocconi. «Quando università, imprese, organizzazioni no-profit, istituzioni e comunità locali uniscono le forze, si genera un valore che va oltre il profitto: un valore che rafforza il tessuto economico e sociale del territorio. La nostra ricerca di impatto testimonia come questa sinergia possa accelerare la crescita delle piccole e medie imprese, favorendo uno sviluppo sostenibile e circolare dei settori moda e design».

“Milano Circolare 2025”  si legge nelle comunicazioni stampa – sancisce l’avvio di un percorso che non si esaurisce nell’evento: piattaforme attive, formazione continua, mappature aggiornate e nuove collaborazioni costruiscono una rete permanente al servizio della transizione circolare della città.

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