
OpenAI ha rispettato le scadenze e lo scorso 7 agosto ha annunciato il rilascio di Gpt-5, il nuovo modello di intelligenza artificiale che alimenta ChatGpt. L’azienda lo descrive come un passo avanti nell’accuratezza delle risposte e nella riduzione delle cosiddette “allucinazioni”, gli errori tipici dei sistemi generativi. È disponibile fin da subito anche per gli utenti della versione gratuita.
Nella nota ufficiale si legge che «Gpt-5 è il modello di OpenAI migliore mai realizzato per le domande relative alla salute. Può aiutare a comprendere i risultati, a formulare le domande appropriate da sottoporre agli specialisti e a valutare le opzioni nel momento di prendere decisioni. Gpt-5 offre anche risposte più precise e affidabili e si adatta al contesto, al livello di conoscenza e alla posizione geografica dell’utente fornendo così risposte più sicure e utili in un’ampia gamma di scenari».
Il modello è stato declinato in tre versioni: Gpt-5, standard, ottimizzato per il ragionamento complesso; Gpt-5-mini, più leggero e a costi ridotti; Gpt-5-nano, progettato per applicazioni che richiedono velocità e bassa latenza.
OpenAI punta inoltre sulla personalizzazione. ChatGpt integra quattro “personalità” tra cui scegliere — Cynic, Robot, Listener e Nerd — che modulano il tono delle risposte. Sono disponibili anche nuove integrazioni con Gmail, Google Calendar e Google Contacts, che consentono al chatbot di accedere ai dati delle app per generare risposte contestuali.
Prime reazioni e correzioni di rotta
Il lancio non è stato però privo di problemi. Diversi utenti hanno segnalato che le risposte del nuovo modello risultano «troppo asciutte» e «concise», meno approfondite rispetto a quelle di Gpt-4o, la versione rilasciata nel maggio 2024.
Di fronte alle critiche, OpenAI ha deciso di reintrodurre Gpt-4o come opzione per gli abbonati, permettendo la scelta tra i due modelli. Sam Altman, amministratore delegato, ha riconosciuto la situazione in un post su X: «Come abbiamo detto, ci aspettavamo qualche imprevisto dato che stiamo implementando così tante novità contemporaneamente. Abbiamo sicuramente sottovalutato quanto siano importanti per la gente alcune delle cose che apprezzano di Gpt-4o, anche se Gpt-5 offre prestazioni migliori sotto molti aspetti».
L’azienda aveva inizialmente previsto di rendere Gpt-5 il modello predefinito per tutti. Altman ha confermato che Gpt-4o sarà comunque ritirato in futuro, quando l’adozione del nuovo modello sarà più consolidata.
Un percorso di sei anni
Il lancio di Gpt-5 si inserisce in una traiettoria iniziata nel 2018, con il rilascio di Gpt-1 (110 milioni di parametri). Seguirono Gpt-2 nel 2019, inizialmente non diffuso per timori di abusi, e Gpt-3 nel 2020, che introdusse traduzioni, generazione di codice e altre capacità avanzate. Con Gpt-4 nel 2023, il modello ha fatto un salto di qualità sul fronte della comprensione e del ragionamento. L’anno successivo è arrivato Gpt-4o, multimodale, in grado di integrare in un’unica rete testo, immagini e audio.
Con Gpt-5, OpenAI punta a consolidare i progressi e a offrire un modello che l’azienda stessa definisce come l’ultimo prima dell’AGI, l’intelligenza artificiale generale. Ma l’accoglienza degli utenti segnala che il passaggio non sarà immediato.